IL DRAGO DI FUOCO

Giansegugio era un simpatico cagnolino che amava molto viaggiare. Il suo più caro amico era Piripicchio, un allegro uccellino che lo accompagnava sempre nelle sue avventure. Un giorno decisero di andare a divertirsi lungo il fiume e
partirono insieme alla ricerca di una barca.
Camminarono per un pò e quando arrivarono in vista del fiume, scorsero due barcaioli che stavano chiacchierando tra di loro.
"Potete darci un passaggio" chiese Giansegugio " vorremo fare una gita in barca!"
I barcaioli lo fissarono sorpresi " Non vedete che è impossibile? l'acqua del fiume si sta abbassando ogni minuto...tra poco anche i pesci scapperanno via disperati !"
"Non era mai successa una cosa simile!" disse Piripicchio " il nostro fiume è sempre stato ricco d'acqua." "Non c'è' nulla da fare!" spiegò il barcaiolo più vecchio "dovremo aspettare tutti il prossimo temporale. Niente gite in barca fino a quando non pioverà..."
I due amici ripresero il cammino, ma Giansegugio era particolarmente silenzioso... "C'è' qualcosa che non mi convince!" disse ad un tratto "dobbiamo scoprire questo mistero o tra poco gli amici del bosco avranno dei grossi problemi !"
Piripicchio sorrise divertito: "Cosa aspettiamo, allora? È la nostra specialità risolvere i misteri più intricati !"
Camminavano da poco lungo il sentiero che costeggiava il fiume, quando incontrarono uno strano tipo.

 


Era un vecchio lupo, dall'aria cattiva e feroce che stava riposando sotto un albero.
Giansegugio gli si avvicinò e gli chiese: "Sai dirmi come mai il nostro fiume si sta prosciugando?"
Il vecchio lupo sghignazzò divertito: "E' tutto merito mio... con alcuni castori miei amici ho ideato proprio un bello scherzo !…
Li ho convinti a costruire una diga altissima e così siamo riusciti a fermare l'acqua del fiume… Gli abitanti del bosco hanno sempre avuto l'acqua gratis, ma da adesso chi vorrà usarla, la dovrà pagare…salata! Ah! Ah!"
"Hai proprio combinato un bel guaio con i tuoi amici castori!" gli urlò Giansegugio arrabbiatissimo "non pensi ai pesci del fiume, moriranno certamente... Gli animali e gli alberi del bosco soffriranno la sete!" Ma il vecchio lupo non lo ascoltava. Chiamò uno dei suoi amici cattivi e insieme misero in fuga Giansegugio e il povero Piripicchio a sassate.



Una famiglia di picchi, che aveva il nido lì vicino, accorse a vedere la causa di tutto quel chiasso.
"Venite con noi!" urlarono ai due poveri amici, "vi porteremo in un luogo sicuro!".
"Finalmente siamo in salvo!" disse Giansegugio sedendosi su un sasso a riprendere fiato, "quei brutti ceffi non oseranno arrivare fino a qui!" e rimase a osservare i picchi che si erano posati
su un ramo dalla forma molto strana.
"Questo è il nostro nido" spiegò papà picchio "qui siete al sicuro, anche se non si può dire così dei poveri animaletti del bosco che dipendono dal
fiume per sopravvivere!" " hai davvero ragione!" esclamò Giansegugio balzando in piedi, "ho appena avuto una magnifica idea: daremo una lezione al lupo e a quei simpaticoni dei suoi amici castori." Raccontò così ai nuovi compagni d'avventura il piano che aveva appena escogitato per salvare il fiume e il bosco. "E' davvero divertente!" esclamò Piripicchio ridendo a crepapelle.
"Non dimenticheranno facilmente un simile scherzo!". I picchi si misero subito al lavoro e, con i loro robustissimi becchi, cominciarono a
scolpire il tronco, seguendo con cura le istruzioni di Giansegugio.

Intanto i castori avevano appena terminato il lavoro e si stavano preparando a festeggiare la loro impresa con il
vecchio lupo, quando un fortissimo boato alle loro spalle li fece voltare impauriti.
"Guardate!" urlò il lupo terrorizzato, "è un mostro terribile e viene verso di noi!… Scappiamo!"
Infatti, trascinata dalla corrente del fiume, avanzava verso di loro uno spaventoso drago acquatico che sputava fuoco dalla bocca e fumo dalle narici.
Giansegugio lo cavalcava con coraggio, seguito da vicino dall'insuperabile Piripicchio.
I castori e il vecchio lupo pensarono solo a mettersi in salvo, fuggendo il più lontano possibile da quel mostro infernale senza voltarsi neppure indietro! Giansegugio, con un abile balzo, si afferrò al ramo di un albero per lasciare quella scomoda cavalcatura!
Il drago, abbandonato a se stesso nella sua corsa, andò a urtare con forza terribile contro la diga e la distrusse completamente, liberando l'acqua del
fiume.
Finalmente i nostri amici poterono godersi in santa pace la loro gita in barca...E non pagarono neppure il biglietto!
E il lupo con i castori?
Forse stanno ancora scappando, terrorizzati dal terribile drago acquatico!