DESCRIZIONE Il tasso comune
(Meles meles) è il mustelide di taglia maggiore; esso infatti può
raggiungere la lunghezza di 1 metro di cui 20 cm spettano alla coda. Il
peso varia dai 10 ai 15 kg con punte autunnali nei maschi prossime ai
20 kg. Il corpo, tozzo e largo, è fornito di brevi zampe di cui
le anteriori particolarmente dotate di robusti unghioni atti allo scavo HABITAT
ALIMENTAZIONE Pur essendo un mustelide,
si comporta da onnivoro e si ciba di radici carnose (carote, bietole,
rape), cereali, ghiande, frutti di bosco, insetti, chiocciole, lombrichi,
uova e nidiate, topi, talpe, leprotti, rane, rospi, rettili di varie specie
quali lucertole, bisce ed anche vipere: in autunno visita i vigneti per
spremere gli acini dell'uva e succhiare il liquido zuccherino; raccoglie
la frutta caduta dagli alberi. Si nutre inoltre di favi di api non risentendo
gli effetti delle punture; pertanto può essere dannoso per gli
alveari che, una volta rovesciati, gli permettono facile accesso ai favi.
tutti i mustelidi si muovono generalmente con un'andatura a salti, ma i più grossi di loro, come il tasso, possono anche camminare. Quando si muovono in questo modo le impronte del piede posteriore possono coincidere quasi con quelle anteriori.
ha costumi notturni
e solitari; durante il giorno riposa in una camera rivestita di muschi,
erbe e foglie secche. Come le donne di casa provvedono a dare aria a tappeti,
coperte e materassi, allo stesso modo si comporta il tasso; esso infatti
suole portare periodicamente all'aperto e per qualche ora il materiale
che compone il suo giaciglio, ritirandolo nuovamente e sistemandolo nella
camera adibita a riposo. Se per caso la volpe si insedia in un tratto
di galleria scavata dal tasso, questo non cerca di scacciare l'intruso,
ma provvede ad isolarlo ostruendone il passaggio. In periodo di tempo
asciutto durante l'estate e verso sera, l'animale provvede a portare del
materiale facendone un fagotto con le zampe anteriori. Durante la bella
stagione accumula una riserva di grasso atta a permettergli lo svernamento,
anche se il digiuno invernale è interrotto da eventuali uscite
in occasione di bel tempo prolungato.
Collocata con l'apertura
principale (A) sulla scarpata sabbiosa della collina, la sua tana presenta
una cavità (B) sulla quale sono visibili le unghiate prodotte dai
robusti unghioni che l'hanno scavata.
la storia del piccolo tasso
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