DESCRIZIONE

Il tasso comune (Meles meles) è il mustelide di taglia maggiore; esso infatti può raggiungere la lunghezza di 1 metro di cui 20 cm spettano alla coda. Il peso varia dai 10 ai 15 kg con punte autunnali nei maschi prossime ai 20 kg. Il corpo, tozzo e largo, è fornito di brevi zampe di cui le anteriori particolarmente dotate di robusti unghioni atti allo scavo
La testa è bianca con una doppia striscia nera che parte dal muso allungato, passa sopra occhi e orecchie e si perde sulla nuca.
Il corpo è ricoperto di fitto e ruvido pelo che presenta una colorazione grigio-ferro sul dorso e quasi nera sulla parte inferiore, zampe comprese.

HABITAT


La specie, che vive anche in pianura, predilige gli ambienti collinari e montani ove trova protezione nei boschi fitti.
Nel Roero trova l'ambiente adatto alle sue esigenze di vita riservata negli "angoli" meno frequentati dei boschi e vede una crescente diffusione nell'area delle "rocche".

 

ALIMENTAZIONE

Pur essendo un mustelide, si comporta da onnivoro e si ciba di radici carnose (carote, bietole, rape), cereali, ghiande, frutti di bosco, insetti, chiocciole, lombrichi, uova e nidiate, topi, talpe, leprotti, rane, rospi, rettili di varie specie quali lucertole, bisce ed anche vipere: in autunno visita i vigneti per spremere gli acini dell'uva e succhiare il liquido zuccherino; raccoglie la frutta caduta dagli alberi. Si nutre inoltre di favi di api non risentendo gli effetti delle punture; pertanto può essere dannoso per gli alveari che, una volta rovesciati, gli permettono facile accesso ai favi.
I maschi, che normalmente vivono solitari, si uniscono a gruppi di femmine e giovani all'epoca degli amori che si verifica dai primi di agosto ad ottobre. I piccoli, in numero di 3-5, nascono in fine inverno (febbraio, marzo) e vengono allattati e curati dalla madre amorevolmente, trascorrendo con essa tutta l'estate. I giovani possono essere addomesticati agevolmente.


LOCOMOZIONE

tutti i mustelidi si muovono generalmente con un'andatura a salti, ma i più grossi di loro, come il tasso, possono anche camminare. Quando si muovono in questo modo le impronte del piede posteriore possono coincidere quasi con quelle anteriori.


ABITUDINI DI VITA

ha costumi notturni e solitari; durante il giorno riposa in una camera rivestita di muschi, erbe e foglie secche. Come le donne di casa provvedono a dare aria a tappeti, coperte e materassi, allo stesso modo si comporta il tasso; esso infatti suole portare periodicamente all'aperto e per qualche ora il materiale che compone il suo giaciglio, ritirandolo nuovamente e sistemandolo nella camera adibita a riposo. Se per caso la volpe si insedia in un tratto di galleria scavata dal tasso, questo non cerca di scacciare l'intruso, ma provvede ad isolarlo ostruendone il passaggio. In periodo di tempo asciutto durante l'estate e verso sera, l'animale provvede a portare del materiale facendone un fagotto con le zampe anteriori. Durante la bella stagione accumula una riserva di grasso atta a permettergli lo svernamento, anche se il digiuno invernale è interrotto da eventuali uscite in occasione di bel tempo prolungato.
In autunno, prima del letargo, il tasso appare particolarmente "pasciuto", con forme arrotondate tanto da meritarsi la denominazione "Tàss crin" per la vaga somiglianza con un maiale; mentre l'aspetto smunto, quasi emaciato tanto si ritrova smagrito in primavera, ricorda i tratti di un cane alla ricerca di cibo e viene per questo chiamato "Tàss can".


LA TANA DEL TASSO

Collocata con l'apertura principale (A) sulla scarpata sabbiosa della collina, la sua tana presenta una cavità (B) sulla quale sono visibili le unghiate prodotte dai robusti unghioni che l'hanno scavata.
L'ingresso ben presto si restringe e scende in discesa (C) per collegarsi alle gallerie sotterranee che presentano due piani di diramazioni. Le camere di riposo o di sosta (D) sono presenti nella parte superiore.
Gli escrementi sono evacuati con apposita galleria.
Una galleria molto interna collega gli accessi (o uscite) (E) (distanziati e in numero di due) alla camera di allevamento (F) (posta ad un piano inferiore), che a sua volta è unita ad una uscita o via di fuga (G), in direzione opposta e molto distanziata dagli ingressi superiori.

 

 

la storia del piccolo tasso

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