RUDERALI

Attorno a vecchie cascine, torri, castelli abbandonati e gerbidi, si è instaurata una flora varia costituita soprattutto da specie erbacee perenni, sterpaglie alte dure e sovente spinose. Esse formano l'ambiente ruderale riconquistato all'antropizzazione dell'uomo da animali notturni, schivi o diffidenti come il barbagianni, lo sparviero, il gheppio, la faina e la civetta; la rondine e il rondone, il corvo, il merlo, il passero e lo scricciolo e negli anfratti più ombrosi il rospo smeraldino e il colubro melanico.

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