Sicurezza nel bosco del Roero

IL BOSCO SECCO

La presenza del bosco nel Roero


Iniziamo la nostra passeggiata nel bosco del Roero partendo dalle ricostruzioni presentate dal nostro Museo Naturalistico.

IL BOSCO UMIDO

Siamo a passeggio nel bosco e camminiamo sulla cresta della collina.

ANDIAMO NEL BOSCO

Dal cocuzzolo si osserva bene il paesaggio vicino e lontano.

Sul pendio ombroso ci sono i boschi, su quello soleggiato i vigneti...

La strada è sterrata, umida e con tante foglie. Gli alberi sono alti: ci sono pini, castagni e lungo il fosso dei pioppi con il tronco alto e la corteccia bianca. Ai piedi degli alberi nel sottobosco c'è il muschio verde chiaro e scuro, cespugli ed erbe.

Alcune piante sono molto piegate, mi nascondono ed io penso di essere una volpe, un fagiano, uno scoiattolo, un cinghiale, un gufo….Se resto in silenzio, piano piano, gli animali si avvicinano. Anche loro come noi devono sentirsi sicuri e tranquilli.

 

E' bellissimo: si sentono i versi degli uccelli. Improvvisamente sul sentiero spiccano impronte di cinghiale…Forse molti animali ci stanno guardando dalle loro tane e sono terrorizzati!

 

La volpe corre in cerca di una preda! Che fatica riuscire a catturare uno scoiattolo o un ghiro! forse è meglio cercare di stanare un coniglio selvatico...Alla fine, però, ogni animale trova nel bosco il cibo adatto...

 

Ma quanto è grande il bosco?


Il Roero per milioni di anni fu ricoperto dalla foresta. La grande "Silva Popularis" giungeva fino alla linea delle Rocche ed era formata da laberi con foglie larghe, latifoglie e dal sempreverde pino silvestre. Macchie di bosco ricoprivano le altre parti del Roero.
Quando l'uomo si stabilì e diventò stanziale iniziò a disboscare per coltivare terreno e per costruire le abitazioni. Lentamente il paesaggio si trasformò e dell'antica "Silva Popularis"rimasero i boschi indicati dalla cartina.

Quanti boschi ci sono nel nostro territorio?

Di ogni Comune

del Roero

è stata valutata

la superficie totale

del territorio

e la relativa

superficie boschiva.

I dati ISTAT

raccolti

si riferiscono

al censimento

del 2000.

 

Per ogni Comune

abbiamo calcolato

la percentuale

della superficie

occupata dal bosco.

Risalendo il ripido versante della collina

superiamo il bosco umido

di farnie, salici e pioppi;

attraversiamo il bosco fresco

di roveri, acacie,faggi e olmi

e raggiungiamo il bosco secco

di castagni , roverelle e pini silvestri.

Nei pianori

che sovrastano le rocche,

si innalzano possenti castagni;

mentre le alte pareti sabbiose

sono trattenute

dalle robuste radici dei pini silvestri.

Il pino silvestre

E' un albero sempreverde. Le foglie sono aghi appuntiti, lunghi circa 5 centimetri, rigidi e ritorti. Inseriti sui rametti in fascetti di due.
Può raggiungere i 40 metri di altezza,con chioma a piramide irregolare.
Un tempo ricopriva i versanti aridi e soleggiati formando estese foreste; ora si può ammirare in esemplari quasi isolati.

Il castagno

Il castagno è un albero con i rami molto alti e il tronco molto grosso.Le foglie sono grandi, ovali-lanceolate, con margine fortemente seghettato che formano una folta chioma.I frutti, le castagne,sono racchiusi in un riccio che si apre a maturità(settembre-ottobre).

Abbiamo provato a misurare il tronco: è largo come sette bambini che si prendono per mano.

Appoggiando il viso al tronco, abbiamo sentito le profonde rughe della corteccia.

C'era una volta il bosco...Il nonno racconta

I sentieri erano puliti perché le persone li usavano per andare da un paese all'altro; le strade erano in terra battuta e strette perché passavano solo con il cavallo e le mucche che trainavano il carro.

Fino a 10 anni fa andavo ancora nei boschi a tagliare la legna che utilizzavamo per riscaldarci ed alcune volte la vendevamo. La legna veniva tagliata a mano con delle grandi seghe o con robuste asce. Gli alberi più piccoli potevano crescere diritti.

Il bosco rimaneva pulito: ai piedi degli alberi, nel sottobosco, restava il muschio verde chiaro e scuro.

In autunno andavamo a raccogliere i funghi e le castagne. A novembre, prima che nevicasse, andavamo a rastrellare le foglie secche, le portavamo a casa e le usavamo come lettiera per le mucche nella stalla. A Natale andavamo a tagliare un ramo del grande pino silvestre per costruire l'Albero.

Il bosco oggi.

I sentieri del bosco sono di terra battuta, per cui le piogge e i trattori più grossi li rendono a volte difficilmente percorribili.

I sentieri sono poco curati per il fatto che sempre meno gente vive del lavoro della campagna, per cui vengono spesso abbandonati: rovi ed erbacce rendono difficoltoso il passaggio.

 

 

Mancano le indicazioni per le diverse direzioni. Il sentiero è invaso dai rovi, è facile sbagliare la strada.

 

 

Manteniamo il bosco sicuro per i suoi"abitanti"e per noi che lo frequentiamo.

 

Ora che conosciamo meglio il bosco ci dobbiamo impegnare per evitare tutti i comportamenti che possono danneggiarlo.Quando andiamo a fare pic-nic raccogliamo tutti i rifiuti .

E' bello fare la braciolata in una radura, ma prima di tornare acasa dobbiamo aspettare che il fuoco sia ben spento.
Durante la passeggiata non strappiamo i fiori e non estirpiamo le pianticelle:devono sostituire gli alberi che vengono tagliati o che seccano.
Un altro importante motivo per non disboscare è questo: le radici formano una grande ragnatela sotterranea che trattiene il terreno in pendenza della nostre ripide colline.
Il bosco con le sue piante ed i suoi animali è patrimonio di tutti: ognuno di noi deve difenderlo e salvaguardarlo. La sua sicurezza è la nostra sicurezza!
Il giornale di Canale
La poiana