Mi chiamo Nicola, ho diciannove
anni e vivo a Valle S. Matteo.
I miei genitori spesso mi maltrattano però lo fanno per
il mio bene.
Mangiamo poco e mi alzo alle cinque del mattino. Lavoro in campagna
e faccio l'agricoltore ma non abbiamo molte terre.
Anche se abbiamo pochi soldi, riusciamo a sopravvivere. La vita
in campagna è dura e preferisco raccogliere ortaggi. Invece
mio padre preferisce potare.
Ho due fratelli che si chiamano Giuseppe e Gabriele. Giuseppe
è il più grande, ha venticinque anni. Gabriele ha
un anno in meno di me.
Ho solo un nonno perché gli altri sono tutti morti: si
chiama Giacomo.
Io vorrei un'altra vita per me ma so già che non potrò
mai averla.
Però sono felice abbastanza e spero di morire tra tanti
anni.
DAVIDE,
FLAVIO, FEDERICA
Ciao, mi chiamo Giuseppe
e ho ventidue anni.
La mia storia a Cisterna inizia quando mi sposo con Maria , il
20 aprile 1910.
Mi è nato un figlio dopo due anno di matrimonio e l'ho
chiamato Mario.
Dopo quattro anni, mi sono nati due gemelli e li abbiamo chiamati
una Caterina e l'altro Eugenio.
Vi racconto una delle mie giornate da mercante con mio figlio
Mario.
Mi sveglio alle quattro di mattina per raccogliere frutta e ortaggi,
intanto la molgie prepara il formaggio.
Alle sei, "mi incomincio" sulla strada per S. Damiano.
Faccio il mercato ma ci guadagno ben poco e non torno neanche
a casa per mangiare pranzo.
A casa ci arrivo solo verso le sette di sera e preparo il mercato
per il giorno dopo.
A cena mangio due cucchiai di polenta con un pezzetto di pane
e, verso le nove, me ne vado a dormire.
Questa è la mia dura vita ma devo accontentarmi di quello
che c'è.
MATTEO,
MARCO N., MARCO T., MAURIZIA
Mi chiamo
Maria, ho trentotto anni. La mia vita alla cascina inizia quando
mi sono sposata con Giovanni. La nostra famiglia è molto
povera. Un anno dopo il matrimonio mi nacque il primo figlio di
nome Giacomo che era un tipo molto pigrone. Per fortuna, ci nacque
anche la seconda figlia, Caterina. Fortunatamente è una
ragazza molto sveglia. Ha imparato a fare diversi tipi di formaggi,
intanto Giacomo è diventato un tipo un po' più attivo
facendo il contadino. Giovanni, mio marito, visto che abbiamo
poca vigna. vendemmia quel poco che c'è. Io, per non far
nulla, paorto le nostre due mucche al pascolo nelle Langhe. Quando
Giacomo aveva sedici anni, ci nacque il terzo figlio che chiamammo
Luigino. Quando aveva tredici anni andò a lavorare in una
cascina molto lontana e, a volte, ci mandava i soldi guadagnati.
Dopo sette anni è tornato a casa ma, anche se siamo poveri,
viviamo sempre felici.
MATILDE,
STEFANO, MATTIA
CL. 4^