TOPONIMI
(a cura della classe seconda)
GANARELLO
Noi abbiamo riflettuto sul possibile significato della parola GANARELLO e
secondo noi, questa parola significa ruscello, corso d'acqua.
Sappiamo infatti che in questo posto, un tempo, c'era una sorgente e le persone
della zona andavano ad attingervi l'acqua per bere perché nelle case
non c'era l'acqua potabile.
L'acqua della cisterna, che generalmente si trovava nei cortili, era piovana
e non era buona da bere.
In GANARELLO un tempo c'erano tanti vigneti ed orti coltivati perché
l'acqua sorgiva rendeva il terreno fertile, inoltre c'era anche una specie
di stagno nel quale, in estate, i ragazzi andavano a fare il bagno.
Vicino a GANARELLO c'è anche la zona denominata NUSALA diventata famosa
perché una leggenda racconta che una volta vivesse una masca.
.MONTARONE
MONTARONE si trova sulla collina vicino a SANT'ANNA e GANARELLO.
Secondo noi, la parola significa monte roccioso perché è situato
sopra ad una collina molto alta.
In questa zona, tanti anni fa, vi erano tante vigne e pescheti, mentre oggi
ci sono tantissimi boschi.
Sulla collina di MONTARONE si possono ammirare due splendide chiesette: una
dedicata a Santa Rita e l'altra dedicata alla Madonna del Rosario.
La prima è stata costruita circa quarant'anni fa da Sacco Vittorino
per ringraziare la Santa per averlo guarito da una grave malattia alle gambe.
La seconda è stata eretta da Stefano Vigna agli inizi del 1900 per
ringraziare la Madonna per l'annata agricola favorevole.
Inoltre sulla collina si possono ancora trovare i resti dei Ciabot di Magna
Prina (nel quale la signora preparava il pranzo per tutti i braccianti che
lavoravano nel podere), e quello di Nonno Matrin (nel quale quest'uomo viveva
per difendere le galline e i conigli dagli attacchi dei ladri e delle volpi).
MOMMIANO
Secondo noi, la parola MOMMIANO significa monte lontano.
Mommiano sorge su una collina di fronte al castello di Cisterna circa alla
stessa altitudine.
La parola Mommiano ha una desinenza romana per cui molto probabilmente un
tempo sorgeva un accampamento romano. Sappiamo anche che in questa zona, in
un periodo successivo vi era una torre di avvistamento che comunicava con
il castello ci Cisterna utilizzando gli specchi.
In questa zona un tempo vi erano molti vigneti, alberi da frutto e orti, mentre
oggi, molti di questi si sono trasformati in boschi.
ERE o AIRALI
Noi pensiamo che la parola ERE sia il plurale di ERA che in piemontese vuol
dire cortile.
AIRALI invece significherebbe ARARE.
Sappiamo per certo che gli Airali sorgevano lontano delle mura del castello
per cui, molto probabilmente, le case avevano cortili molto ampi a differenza
di quelle che si trovavano intorno alle mura del castello. Poiché erano
situate in aperta campagna si arava molto.
Nel borgo Ere sorge anche una chiesetta di fine 1600 all'interno della quale
è custodito un bellissimo quadro che raffigura l'Annunciazione dell'angelo
alla Madonna che riporta la data 1707. Nel periodo in cui è stata costruita
la chiesa, negli Airali, vi erano pochissime case perché lì
era pericoloso vivere in quanto non si era protetti dagli attacchi dei nemici.
BRICH DIJ FRA'
o BRICCO TOSO
Bric di Fra prende il nome dal fatto che su questa collinetta, più
bassa rispetto al castello, ci fosse un piccolo convento.
L'altro nome, bricco Toso vuol dire Bricco dei Tonsi cioè di coloro
che applicano la tonsura e quindi i frati.
Una leggenda dice che, questi frati, abbiano intagliato l'altare ligneo che
si trova nella chiesa di S. Giuseppe.
VILLA
La parola villa deriva dal latino e significa città. Anche in francese
il termine Ville vuol dire città, infatti la villa era la zona in
cui era addensato il maggior numero di case. A Cisterna questo si trovava
intorno al castello dove le case erano protette dalla cinta muraria
FOSSATO
Nel 1400 il castello di Cisterna era protetto da una cinta di mura che lo
proteggeva dall'attacco dei nemici.
Inoltre per entrare nella villa c'erano due porte (una prima della salita
che porta alla scuola e l'altra in fondo alla discesa che dalla parrocchia
va verso San Sebastiano) ed un ponte levatoio. Abbiamo scoperto, osservando
una piantina del 1581, che in alcune zone del fossato non c'era il muro
ma solo un mucchio di terra. Il fossato era profondo da 5 a 10 metri e l'acqua
che vi scorreva era piovana.
LAJASS
Il lajass era un grande stagno di acqua piovana utilizzato per abbeverare
gli animali.
D'inverno si trasformava in un'enorme pista da pattinaggio e tutti i bambini
si divertivano a scivolarci sopra.
Molte volte è capitato che il lastrone di ghiaccio si rompesse.
I nostri nonni ci hanno raccontato che una volta un bambino è caduto
dentro ed il fratello, che aveva problemi ai piedi, si è tuffato
per salvarlo. In seguito, questo fratello generoso è stato insignito
di medaglia al valore per il coraggio dimostrato.
A Cisterna vi era anche un altro lajass sul piazzale antistante la chiesetta
di San Rocco in Lame.